Salernitana, Nicola valuta l’opzione 3-4-2-1 dall’inizio

Michele Masturzo

Ripartire dal buon secondo tempo disputato contro il Torino per Davide Nicola potrebbe significare rendere più propositivo l’assetto della sua Salernitana sin dal fischio d’inizio. Dopo aver “regalato” il primo tempo sia al Milan che ai piemontesi, il tecnico granata pare essersi deciso ad osare qualcosa in più.
D’altronde la gara in casa degli orobici sulla carta appare proibitiva, visto il valore della rosa a disposizione di Gasperini e i 31 punti fin qui collezionati dai neroazzurri. Di conseguenza, tentare di fare qualcosa di diverso, anche per sorprendere in parte l’avversario, potrebbe non essere un’idea malvagia. Passare dal 3-5-2 al 3-4-2-1, tra l’altro, potrebbe essere possibile anche impiegando quasi gli stessi interpreti, ma cambiando la posizione di partenza di Vilhena. L’olandese, autore del gol che ha regalato alla Salernitana il prezioso pari col Torino, potrebbe entrare in ballottaggio con Dia per il ruolo di sottopunta alla spalle del centravanti, ma anche con Nicolussi Caviglia e Bohinen per un posto in mediana, dove è scontato il ritorno di Coulibaly.
Ad oggi ci sono dubbi un po’ in tutti i reparti. Davanti ad Ochoa, nella difesa a tre l’ex di turno Lovato e Bronn si contendono il ruolo di braccetto di destra, Radovanovic e Gyomber quello di centrale (al posto dello squalificato Daniliuc), mentre Fazio dovrebbe essere ancora preferito a Pirola. Sulle corsie laterali dovrebbe toccare nuovamente a Candreva e Bradaric, con Sambia unica alternativa di ruolo in panchina in attesa di rinforzi. In mediana, come detto, Coulibaly tornerà al suo posto dopo aver scontato il turno di squalifica. Resta da capire chi sarà il suo partner. Bohinen dovrebbe essere un titolare, ma continua a sembrare poco “cattivo”. Nicolussi Caviglia si è calato subito bene nella nuova realtà e, come detto, Vilhena potrebbe essere tenuto in considerazione sia per un posto in mediana che come sottopunta. Dia, ieri a riposo per noie ad una caviglia, dovrebbe stringere i denti ma non è riuscito a pungere nei primi due impegni dopo il Mondiale. Se non fosse al top, potrebbe mordere il freno a vantaggio di Bonazzoli e Piatek, che al momento, nonostante non timbri il cartellino da un bel po’, pare l’unico in grado di ricoprire il ruolo di punto di riferimento avanzato. Botheim e Valencia sembrano soluzioni da utilizzare a gara in corso.

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