Salernitana, ok gli ultimi arrivati nel segno sempre di Dia

Alessandro Ferro

Velocità è la parola chiave nella Salernitana. Velocità nel far girare la palla, quella che vorrebbe Paulo Sousa e che invece è mancata per tutto il primo tempo con l’Udinese, nonostante il tecnico portoghese si sgolasse dalla panchina richiamando, a turno, un po’ tutti i giocatori per chiedere scelte e tempi di passaggio diversi. Velocità di inserimento dei nuovi che, nel finale della partita di ieri, hanno già dimostrato di poter dare un valido contributo alla squadra, offrendo anche soluzioni tattiche diverse a Sousa che, però, sul punto ha già chiarito “ci vuole tempo”. E poi la velocità di pensiero e di azione che hanno ancora una volta dimostrato Dia e Candreva, determinanti nel riacciuffare l’Udinese con goal e assist, ma anche Martegani e Jovane Cabral. L’italo-argentino ha fatto vedere già cose buone, sfiorando il goal all’esordio e sfornando diverse giocate interessanti, come l’assist nel finale per Candreva. Il capoverdiano Cabral è una freccia in più a disposizione di Sousa, i suoi spunti sulla fascia possono dare maggiore vivacità al gioco della Salernitana. Bene, seppur per pochi minuti, anche Ikwuemesi e Legowski. Il primo può far valere i suoi centimetri in avanti, il secondo il suo dinamismo a centrocampo in un reparto dove Sousa vuole intensità e velocità. Appunto velocità, e torniamo al discorso iniziale. È giusto dare un po’ di tempo alla Salernitana anche perché questo organico può crescere tanto, sfruttando le caratteristiche degli ultimi innesti. Sul goal di Samardzic poteva fare poco, in altre occasioni, invece, ha fatto tanto Memo Ochoa negando la rete all’Udinese. Al di là dei nuovi, la seconda partita di questo campionato dice che la Salernitana può contare su alcune certezze note, come Ochoa, Dia e Candreva.

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