La sconfitta di Monza potrebbe (il condizionale è d’obbligo) costare caro a Paulo Sousa. A pagare per tutti dovrebbe essere l’allenatore anche se la società, impegnata in mattinata con l’assemblea della Lega Serie A svoltasi online, non ha ancora ufficializzato la propria scelta. Anzi.
Se da un lato c’è chi spinge per l’immediato cambio in panchina, per approfittare della sosta ed apportare i necessari correttivi tattici, dall’altro c’è chi vorrebbe dare ancora fiducia al progetto che lo scorso anno è stato avviato dal tecnico lusitano e che aveva prodotto risultati.
L’ennesima partita giocata con la difesa a tre, dopo la buona prova offerta contro l’Inter con lo schieramento a quattro, l’utilizzo di elementi fuori ruolo, la scarsa propensione ad affidarsi ai nuovi acquisti, i rapporti incrinatisi con alcuni componenti della rosa, la sensazione di non poter incidere per consentire alla truppa di invertire la rotta, dopo tutto quello che è successo nel corso di un’estate tribolata, sono gli elementi che potrebbero spingere la Salernitana a voltare pagina.
Ma, è giusto ricordarlo, lo scorso anno Iervolino nemmeno dopo la storica figuraccia di Bergamo, diede il benservito a Davide Nicola, anche a causa del debito di riconoscenza nei confronti dell’allenatore che aveva condotto alla salvezza il gruppo del 7%. E la storia potrebbe ripetersi, nonostante il deludente avvio di campionato (3 punti in 8 partite con 4 gol fatti e 17 subiti).
I contatti con Inzaghi, Petkovic, Iachini (magari in abbinamento a Frank Ribery) ed altri ancora ci sono stati ma in attesa dell’ultima parola, che spetta sempre e comunque a Iervolino, non sono ancora entrati nella fase clou.
Salernitana, ore decisive per il futuro di Paulo Sousa
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