Dopo quello di Reggio Emilia, i granata vanno incontro al secondo 0-0 consecutivo

Salernitana, pareggio ad occhiali anche col Catanzaro

Nell'arco dei 90 minuti il team di Martusciello si fa preferire rispetto ai calabresi, ma punge troppo poco in avanti
Michele Masturzo

Dopo la parentesi di Coppa, mister Martusciello rilancia i “titolari” contro il Catanzaro. Il tecnico, dopo aver dato vita ad una massiccia rotazione ad Udine, conferma quasi in blocco l’undici di partenza proposto a Reggio Emilia con una sola novità di formazione, rappresentata dall’impiego di Verde al posto di Hrustic, con l’obiettivo di aumentare il tasso di pericolosità della sua squadra.

Davanti a Sepe, Stojanovic, Bronn, Ferrari e Njoh, col passare delle giornate si muovono con crescente sintonia e il Catanzaro, presentatosi all’Arechi con il fantasista Koutsoupias alle spalle del solo Pittarello, non riesce ad impensierire la retroguardia granata, se non sugli sviluppi di qualche calcio piazzato.

In termini di solidità in fase di non possesso il team dell’ippocampo sembra in crescita, dal punto di vista della qualità e della finalizzazione della manovra, invece, la Salernitana fa più di un passo indietro e l’infortunio occorso a Reine-Adelaide al 19esimo (al suo posto entra Soriano) da solo non basta a giustificarlo. I granata non riescono a rifornire Wlodarczyk, che non può svolgere nemmeno il lavoro di sponda che gli era ben riuscito nelle precedenti uscite. L’unico, come al solito, ad andare alla ricerca dello spunto fuori dagli schemi è Braaf. Mentre Verde sembra far fatica a trovare la giusta collocazione, pur cercando di rendersi utile arretrando di molto per cercare palloni giocabili.

Nella ripresa, con gli ingressi di Tello e Torregrossa il team dell’ippocampo trova vivacità, ma sono solo situazioni estemporanee. La chance più ghiotta per i granata nasce da un pallone recuperato in mediana da Soriano e capita ancora sul piede, stavolta il sinistro, di Braaf che, lanciato in velocità da Maggiore, conclude sul primo palo, obbligando Pigliacelli ad un difficile intervento. Il portiere dei calabresi sul conseguente corner si ripete sul tentativo di testa di Maggiore. Nel frattempo Martusciello sostituisce Braaf con Hrustic e non usa l’ultimo slot, lasciando in panchina Simy, l’unico attaccante che in questo avvio di stagione è riuscito a trovare con continuità la via del gol.

I granata vanno così incontro al secondo pareggio ad occhiali consecutivo: Sepe allunga la sua striscia di imbattibilità, ma la Salernitana deve ritrovare urgentemente soluzioni offensive più efficaci.

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