C’è un Salernitana-Cesena prima del 40esimo minuto ed un’altra partita dopo l’espulsione rimediata da Fiorillo. Per motivi diversi, la squadra di Martusciello non dispiace nè prima nè dopo l’episodio che finisce per cambiare volto alla gara.
In avvio il tecnico ischitano propone cinque novità di formazione rispetto a Cremona: esordio dal primo minuto per Ghiglione, Ruggeri (debutto assoluto in B per lui), Jaroszynski e Torregrossa, Maggiore torna titolare in mediana, finalmente da mezzala sinistra con licenza d’offendere. Non solo. Rispetto alle gare precedenti, Tongya e Verde partono in posizione più centrale, a ridosso del centravanti, e questo libera spazio sulle corsie laterali per lo sovrapposizioni.
Il risultato è che la Salernitana produce occasioni con il tiro fuori di Amatucci, la sponda di Torregrossa non sfruttata a dovere dai compagni e un colpo di testa alto di Ferrari. Dopo il bel gol di Verde (il primo in maglia granata), agevolato da una deviazione di un difensore dei bianconeri, la Salernitana va vicina anche al raddoppio prima con l’incursione di Maggiore (sinistro parato da Klinsmann) e poi con Dalmonte, che, subentrato all’infortunato Tongya, colpisce la traversa (in maniera quasi involontaria) dopo una bella combinazione tra Torregrossa e Maggiore. Quindi l’episodio che sconvolge i piani di Martusciello. Sul conseguente corner, il pallone termina sul fondo, il portiere del Cesena accelera le operazioni (forse troppo, visto che la sfera sembra in movimento) e la Salernitana si fa sorprendere: Gliglione, lasciato da solo contro Tavsan, cicca l’intervento spianandogli la strada verso la porta, Fiorillo lo atterra. L’arbitro va a rivedere l’accaduto ed estrare il cartellino rosso all’indirizzo dell’estremo difensore granata. Martusciello richiama Dalmonte, entrato in campo da 9 minuti per inserire tra i pali un altro esordiente, il giovane Corriere, e ridisegna l’assetto della Salernitana, in un 4-4-1 per il finale di tempo. Non basta, perchè il Cesena pareggia i conti con il pregevole sinistro a giro dello stesso Tavsan, che batte il portierino granata.
Nell’intervallo il tecnico ischitano sostituisce Verde con Njoh e passa al 5-3-1. Il team dell’ippocampo si difende in maniera ordinata e non corrono pericoli particolari. Solo su un’incursione dell’ex Antonucci, l’altro nuovo entrato Saber non riesce a coordinarsi, l’azione prosegue e il capocannoniere Shpendi anticipa Corriere ma non trova la porta, a gioco fermo perchè nel frattempo era stata segnalata la posizione irregolare di partenza dello stesso attaccante bianconero. Nonostante l’inferiorità numerica e la fatica, l’occasione migliore è per la Salernitana: sul cross di Ghiglione, Simy, leggermente sbilanciato da un avversario, colpisce male di testa a tu per tu col portiere avversario e spedisce alto da posizione ravvicinatissima.
Finisce 1-1 e la Salernitana si morde le mani per non aver chiuso la partita quando ha avuto l’opportunità di farlo.