Dia continua a lavorare a parte, Lovato marca visita, Mazzocchi scalpita (e va addirittura frenato), mentre alle viste si profilano possibili novità di formazione.
Dopo aver accarezzato l’idea di schierare Candreva in mezzo al campo, mister Paulo Sousa ieri ha fatto le prove di un 4-2-3-1 più propositivo rispetto al 3-4-2-1 proposto contro la Lazio. E al posto di Vilhena, anche contro i capitolini parso evanescente, non ha escluso la possibilità di lanciare dal primo minuto Valencia.
Inoltre, in mezzo al campo potrebbe essere arrivato il momento di Bohinen, che ha giocato da titolare l’ultima volta a Lecce, quando cioè la Salernitana ha ottenuto l’ultima vittoria, anche se il norvegese lasciò il campo nell’intervallo, dopo un primo tempo sotto tono. Paulo Sousa chiede ai suoi ritmo, pressione, intensità, pressing alto per recuperare palla e riposo quando si ha il possesso, curando i passaggi e cercando il momento giusto per affondare il colpo. Chiaramente le qualità di Bohinen potrebbero aiutare molto, se il norvegese riuscisse a metterci anche il giusto piglio. Davanti a Sepe, ancora in vantaggio rispetto ad Ochoa, potrebbero giocare Daniliuc (che dovrebbe essere preferito a Sambia), Gyomber, Pirola e Bradaric; Coulibaly e Bohinen in mezzo; Candreva, Bonazzoli (se Dia non fosse in grado di giocare dal primo minuto) e Valencia a cercare di rifornire Piatek, a secco da più di 700 minuti (l’ultimo gol è sempre quello siglato il 5 novembre contro la Cremonese).
A gara in corso, Mazzocchi potrebbe subentrare e Candreva potrebbe agire da mezzala, così da sfruttare la catena di destra che in casa della Lazio, a fine ottobre, aveva lasciato intravedere enormi potenzialità, rimaste inespresse a causa dell’infortunio rimediato in nazionale dall’esterno napoletano.
Anche Maggiore potrebbe strappare la convocazione, ma è più indietro. Out Fazio e Troost-Ekong.
Salernitana, Paulo Sousa tentato da Bohinen e Valencia
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