Sono tanti i calciatori al lavoro in terra abruzzese destinati a lasciare il club granata

Salernitana, primo allenamento a Rivisondoli

L'inizio dell'avventura del team di Martusciello ha lasciato "freddi" i tifosi
Michele Masturzo

Due tifosi ieri hanno salutato i calciatori e lo staff della Salernitana che, in bus, partivano alla volta di Rivisondoli. Oggi, al primo allenamento in terra abruzzese, non ce n’era nemmeno uno. C’è un clima di freddezza nei confronti della squadra, dopo la retrocessione in Serie B e la querelle relativa alla cessione societaria. Il compito di provare a riaccendere l’entusiasmo spetta a mister Martusciello ed ai calciatori. Nel primo giorno di lavoro nel ritiro di Rivisondoli il tecnico ischitano ha diretto la seduta con i suoi collaboratori, fornendo indicazioni a tutta una serie di calciatori che, di qui a breve, molto probabilmente saluteranno la Salernitana. Basta analizzare l’elenco dei convocati per capirlo.

I portieri sono quattro: Sepe ha le valigie (ed un ingaggio faraonico per la B), Fiorillo va in scadenza e solo spalmando il contratto su due anni ha chance di permanenza, Salvati e Corriere sono due giovani tutti da valutare.

Per quanto riguarda i difensori, con Bronn si discute di possibile rescissione (c’è lo Standard Liegi sulle sue tracce), hanno mercato in Serie A Pirola e Lovato, Daniliuc (che si aggregherà nei giorni a venire dopo aver partecipato agli Europei con l’Austria) dovrebbe giocare nuvamente all’estero, si cercano estimatori per Sambia, Motoc presumibilmente sarà ceduto di nuovo in prestito in C. I giovani Ferrari e Guccione proveranno a sfruttare a dovere la chance nel corso del loro primo ritiro con i “grandi”.

A centrocampo, Maggiore è quello che ha più mercato, Lassana Coulibaly (ancora in permesso ha una valutazione importante, mentre per Kastanos (anche lui ancora in vacanza) si cerca la formula giusta col Verona, Mamadou Coulibaly ha il contratto in scadenza nel 2025 e non è escluso che possa andar via. Legowski dovrebbe essere l’uomo da cui ripartire, da valutare il futuro di Iervolino e Sfait, mentre Di Vico deve farsi le ossa.

Veniamo all’attacco, reparto che rappresenta un bel grattacapo per Petrachi. Dia e Bonazzoli nutrono legittime ambizioni di rimanere in A (o di mettersi in mostra all’estero). Valencia ha mercato, anche in Sudamerica. Più complicato piazzare Simy e Ikwuemesi. Mikael, che si aggregherà a breve, è un rebus da risolvere. L’unico che ha chance di riconferma sembra Jimenez Castillo, che ha fatto bene nell’esperienza all’Atalanta U23.

Dopo gli innesti degli esterni Gentile e Njoh, il lavoro del diesse Petrachi sarà lungo e complesso, sia in entrata che in uscita.

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