Tutti pazzi per la Salernitana di Paulo Sousa. I 23 mila presenti sugli spalti dell’Arechi, nonostante le lungaggini per entrare allo stadio ed i disagi che si sono registrati ancora una volta in particolare nei Distinti, sgranano gli occhi di fronte alla personalità dimostrata dalla squadra granata. Il team dell’ippocampo si prende una bella rivincita nei confronti del Sassuolo, che all’andata gli aveva rifilato 5 reti.
Sblocca il risultato un difensore, Pirola, su assist di un compagno di reparto, decisiva la torre di Gyomber. Lo slovacco mette lo zampino anche nella fase di impostazione del raddoppio firmato dal bomber Dia, ad un solo gol dal record di Di Vaio, al termine di un’azione fatta di 18 passaggi consecutivi ed avviata dal portiere Ochoa. Chiude i conti nella ripresa un centrocampista, Coulibaly, che celebra la fine del Ramadan con una prova sontuosa, impreziosita dal tiro di giustezza dal limite dell’area, su assist (il sesto in stagione) dello stesso Dia. Nel mezzo ci sono un paio di parate di Ochoa, più scenografiche per i fotografi ed i suoi sostenitori (crescenti in termini di numero e convinzione), che effettivamente complicate.
La Salernitana batte 3-0 il Sassuolo, centra l’ottavo risultato utile di fila (striscia più lunga mai fatta registrare in A dai campani) ed ottiene il sesto clean sheet in stagione (il terzo con Ochoa tra i pali, il secondo con Sousa in panchina). L’Arechi riserva applausi scroscianti alla Salernitana che raggiunge quota 33 punti in classifica e mantiene inalterata la distanza dalla zona retrocessione.
La salvezza non è ancora cosa fatta, ma giocando con carattere, organizzazione e qualità dimostrate contro il Sassuolo la squadra cara al presidente Iervolino potrebbe archiviare il discorso a stretto giro di posta, così da assicurarsi per la prima volta nella sua storia il diritto di partecipare per il terzo anno di fila alla massima serie e da avere la possibilità di programmare con calma la prossima stagione.
Salernitana, prova di carattere contro il Sassuolo
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