Prove tecniche di Salernitana. Nella sgambatura in famiglia, mister Nicola dapprima ha dato continuità al lavoro svolto sin dall’inizio dell’anno, puntando quindi sul 3-5-2, ma poi ha sperimentato anche alcune soluzioni alternative, che potrebbero essere funzionali alla sfida coi campioni d’Italia in carica del Milan.
In particolare, ai gialli schierati col modulo con cui i rossoneri dovrebbero scendere in campo all’Arechi, vale a dire il 4-2-3-1 (con Micai in porta; Capezzi, Motoc, Daniliuc, Sy in difesa; Iervolino, Vilhena diga centrale; Candreva, Kastanos e Valencia alle spalle di Botheim), il tecnico piemontese ha opposto il 3-4-3 dei granata (con Fiorillo tra i pali; il terzetto difensivo composto da Bronn, Radovanovic e Fazio; Sambia, Coulibaly, Bohinen e Bradaric in mediana; Bonazzoli e Dia ai lati di Piatek).
Proprio da una combinazione in velocità tra i tre riferimenti avanzati è arrivata una delle giocate più belle della partita, finalizzata ottimamente da Bonazzoli.
E’ evidente che un modulo del genere, a chiara trazione anteriore, richiede una grandissima applicazione da parte di tutti i giocatori di movimento in fase di non possesso, per evitare di sguarnire la retroguardia. Ma, e lo si è notato proprio in quell’azione, nel momento in cui la Salernitana ha il pallone e riesce a muoverlo in velocità, attaccando la profondità, qui tre lì davanti danno davvero l’impressione di poter fare cose molto belle ed efficaci.
Salernitana, prove tattiche nella sgambatura in famiglia
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