Il sostegno della piazza non viene ripagato nè dai risultati della squadra nè dalla società

Salernitana, quello dei tifosi è “Ammore overo” ma non ricambiato

Dopo le 19500 presenze e lo spettacolo sugli spalti offerto con la Juventus, i supporters granata si preparano ad invadere Milano
Michele Masturzo

Il match con la Juventus ha richiamato 19500 persone allo stadio Arechi, record stagionale anche in virtù della presenze di un cospicuo numero di sostenitori bianconeri. E, dopo lo spettacolo scenografico inscenato contro la Vecchia Signora, i tifosi granata si preparano ad invadere San Siro. Sono rimaste poche decine di tagliandi sui quasi 5 mila messi a disposizione dal Milan per il Terzo anello verde dello stadio Meazza, destinato alla tifoseria ospite. Ma è facile immaginare che i tanti salernitani residenti al nord, acquisteranno biglietti anche in altri settori dello stadio meneghino.

Insomma, la Salernitana non sarà sola nemmeno sabato pomeriggio ma, purtroppo, i tifosi non giocano e così i numeri incredibili fatti registrare dalla piazza granata sia in casa (superate le 100 mila presenze nelle 8 gare interne fin qui disputate) che in trasferta (con dimostrazioni di "Ammore overo" impareggiabili) non trovano riscontro nelle prestazioni offerte dalla squadra. Il team di Colantuono è nuovamente ultimo in classifica, deve affrontare tre impegni sulla carta proibitivi (a Milano, a Firenze e con l'Inter prima dello scontro diretto in casa dell'Udinese) e nelle sfide con le squadre che stazionano nella zona sinistra della classifica continua ad incassare sconfitte, a non segnare, a non convincere né in termini di approccio (troppo rinunciatario) alla gara né di impostazione (eccessivamente difensivista). E settimana dopo settimana si continuano a registrare infortuni. Insomma, da Castori a Colantuono poco è cambiato.

Ora, per la gara in casa del Milan la Salernitana prova ad aggrapparsi al rientro di Ribery, pronto a sfidare il coetano Ibrahimovic, ma pare obiettivamente troppo poco, anche in considerazione del fatto che l'asso transalpino a sua volta non è al meglio. All'orizzonte c'è la nuova scadenza fissata dai trustee per la cessione del club e siamo ufficialmente entrati nell'ultimo mese utile per portare l'operazione a compimento, pena l'esclusione dal campionato. La missione più importante, alla vigilia della riapertura del mercato che reciterà un ruolo determinante nella corsa salvezza, sarà portata a termine? Nulla è dato sapere. E nonostante ciò, a differenza della società, i tifosi continuano a fare la loro parte.

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