Il “faccia a faccia” è un classico dei momenti difficili e la Salernitana in questo momento non può tirarsi indietro. I problemi vanno affrontati e risolti. La squadra di Castori dovrà provare quantomeno a farlo. Di ritorno dal naufragio al Castellani, il tecnico ieri, alla ripresa della preparazione, ha convocato il gruppo nella sala riunioni. L'argomento è noto. Da analizzare non c'è solo l'umiliante scivolone di Empoli.
La Salernitana di sconfitte ne ha inanellate tre di fila, seppur con la sosta nel mezzo. Quella in Toscana è indubbiamente la più cocente e non solo per il numero di reti subite. La squadra è stata letteralmente strapazzata dalla compagine di Dionisi alla quale ha ormai consegnato il primato in classifica.
L'Empoli si è comportata da prima della classe. La Salernitana no. Castori ha parlato ai suoi con chiarezza. C'è da cambiare atteggiamento. Su questo non ci sono dubbi. Le sconfitte della Salernitana hanno tutte una diversa matrice, ma pesano in egual misura. Ragion per cui anche la squadra deve assumersi le proprie responsabilità ed è per questo che il mister ha strigliato i suoi uomini. Occorre ritrovare la grinta e le motivazioni che avevano spinto la Salernitana per gran parte del girone di andata.
L'altro classico dei momenti difficili è il ritiro. Il gruppo è chiamato ad isolarsi (e non di certo per motivi di sicurezza legati al Covid) per ritrovare la retta via. D'altra parte è anche vero che è in questa fase del campionato che la qualità della rosa fa la differenza e la Salernitana nelle ultime settimane si è ritrovata ad affrontare quasi tutte le squadre attrezzate per lottare nei piani alti della classifica. I granata hanno fatto la loro parte e resistito fin quando hanno potuto, poi il crollo è arrivato alla fine. Adesso Castori chiede ai suoi un riscatto immediato, a partire dall'ultima d'andata, la sfida con il Pescara.