“Ne usciremo a patto che tutti diano qualcosa in più”. Lo dice chiaro e tondo Pippo Inzaghi a fine partita, la prima persa sotto la sua gestione, la sesta in dieci giornate di campionato. Vince il Genoa 1-0 ma, al di là del risultato, è la prestazione dei granata a lasciare ancora molto perplessi. Anzi, a destare tante preoccupazioni tra i tifosi, presenti anche a Genova pur giocando di venerdì sera, in una trasferta logisticamente non agevole nel capoluogo ligure e nonostante le partite negative della squadra. Loro ci sono sempre, a prescindere da tutto e danno il loro sostegno ma meritano rispetto e non prestazioni come quella di ieri. Uscendo dallo stadio Ferraris, dopo aver ingoiato l’ennesimo boccone amaro, i tifosi urlano la loro passione.
Sono solo due le gare con Inzaghi in panchina ma possiamo dire che la svolta col nuovo allenatore non c’è stata. Nel primo tempo col Genoa sembrava di vedere la stessa Salernitana di Paulo Sousa, nel modulo (3-4-2-1) e soprattutto nell’atteggiamento. Squadra spenta, che poteva incassare più di un goal contando i due pali colpiti dai rossoblu e gli interventi di Ochoa. Un po’ meglio nella ripresa, con un centrocampo più robusto ed alcune occasioni offensive che sembravano, per la verità, più il frutto della disperazione che azioni studiate. Poca roba insomma per una squadra che deve lottare per la salvezza. Di questo passo la strada è in salita per la Salernitana e rischia di stringersi sempre di più, di diventare un vicolo cieco dal quale è difficile uscire. “La strada è ancora lunga” dice Inzaghi ma questa strada non deve essere una lenta e lunga agonia.
Salernitana sconfitta a Genova, nessuna svolta con Inzaghi
347
articolo precedente