Salernitana, servono correttivi dal punto di vista tattico

Michele Masturzo

Le ultime due gare disputate dalla Salernitana hanno fornito, nel primo tempo contro l’Inter e nel secondo contro il Monza, delle importanti indicazioni. I giocatori vanno impiegati in moduli congeniali alle loro caratteristiche e nelle posizioni in cui possono rendere al meglio. Sono gli spartiti tattici che possono essere modificati in base ad esigenze contingenti e non sono i giocatori che devono essere adattati in ruoli “innaturali”.
Alla ripresa delle ostilità la Salernitana dovrà affrontare uno scontro diretto molto importante col Cagliari e la speranza, dopo le 17 reti subite nelle prime 8 gare di campionato, in cui i granata sono sempre passati in svantaggio, è che il team dell’ippocampo possa sfidare i sardi con la difesa a quattro. La linea a tre non sembra essere nelle corde di questa squadra che, da due anni, fa una fatica incredibile a mantenere inviolata la propria porta. Inoltre, disponendo di due esterni bassi tra i migliori della categoria, non si comprende perché Mazzocchi e Bradaric non possano disimpegnarsi in quella posizione.
Passando più avanti, è parso evidente che, soprattutto senza Coulibaly, la Salernitana non possa giocare con un centrocampo a due. Bohinen dà il meglio di sé quando può disimpegnarsi in una linea a tre, come riferimento davanti alla difesa, Maggiore è una mezzala di inserimento, ma i due in quelle posizioni non si sono praticamente mai visti. Sarebbe il caso di andare sul sicuro invece di continuare con esperimenti rivelatisi poco produttivi.
Infine l’attacco: l’esempio lampante di come e dove Dia debba giocare per poter incidere come ha fatto l’anno scorso si è avuto a Monza con l’ingresso di Stewart, la presenza del giamaicano al centro dell’attacco ha consentito a Dia di partire in posizione leggermente più arretrata e defilata. Ed è proprio lì che Dia, come ha dimostrato nella passata stagione, può diventare devastante prendendo velocità ed approfittando degli spazi creati da un compagno di reparto.
Che sia 4-3-3, 4-3-2-1, 4-3-1-2, 4-5-1 o 4-1-4-1, questi sono solo dettagli numerici. Ma i giocatori, che fino a gennaio non possono essere cambiati, devono essere messi nelle condizioni di rendere al meglio delle loro possibilità.

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