Salernitana, si lavora al modulo ad albero di Natale

4-3-fantasia. Qualcosa che ricordi l’albero di Natale con cui il suo Milan volava. Potrebbe essere questa la soluzione di Pippo Inzaghi per il suo esordio sulla panchina della Salernitana. I granata sono attesi dallo scontro diretto col Cagliari e nella sfida tra squadre ancora a caccia della prima vittoria stagionale, i padroni di casa faranno leva sicuramente sull’entusiasmo. Quello prodotto dal cambio di allenatore, quello che forniranno i tifosi (più di 16 mila quelli attesi sugli spalti), quello che dovranno metterci gli stessi calciatori, soprattutto quelli che saranno “ripescati” da Inzaghi o quelli che potranno finalmente agire in ruoli più congeniali alle loro caratteristiche. Ochoa sarà il numero uno. Gli esterni bassi Mazzocchi e Bradaric. Per comporre la coppia centrale sono in lizza Gyomber, Pirola, Daniliuc, Lovato, Fazio e pure Bronn, di cui si erano perse le tracce nella gestione Sousa. In mediana, il perno centrale sarà Bohinen, ai suoi lati ci saranno sicuramente Coulibaly ed uno tra Maggiore, Legowski e Martegani (liberi di sganciarsi in avanti). Alle spalle di Dia (in attesa di poter impiegare un centravanti e di poter arretrare il raggio d’azione del senegalese, che dà il meglio di sé quando gioca da seconda punta), toccherà a capitan Candreva e ad uno tra Cabral, Kastanos e Tchaouna, col primo avvantaggiato. Ma in quella fetta di campo, all’occorrenza, può disimpegnarsi anche Martegani. Inzaghi ha voluto doppie sedute per conoscere meglio i giocatori a sua disposizione (quelli non partiti almeno) e per livellare la preparazione fisica della truppa. Da metà settimana in poi il nuovo trainer granata con l’organico al completo, col rientro di tutti i nazionali, entrerà nel vivo del lavoro tattico che, finora, inevitabilmente è stato solo abbozzato. L’alternativa al modulo ad albero di Natale è rappresentata dal 3-5-2, che è comunque nelle corde della rosa della Salernitana. L’importante è che da domenica chiunque venga chiamato in causa dimostri all’allenatore che può contare su di lui per la missione salvezza.