Per tutta la settimana al termine degli allenamenti i calciatori si ritroveranno in albergo invece di tornare a casa

Salernitana, testa bassa e lavorare

Petrachi e Colantuono dovranno lavorare anche sulla testa dei giocatori per venire fuori da questo momento difficile
Michele Masturzo

Testa bassa e pedalare. Dopo la sconfitta rimediata a Reggio Emilia, inevitabilmente, l’umore della truppa non era dei migliori e il viaggio di ritorno è stato contraddistinto dalla tensione, che si leggeva sui volti dei tesserati della Salernitana. E dall’umore sotto i tacchi. Il cambio in panchina, con l’avvento (per la quarta volta) di Colantuono al posto di Martusciello non ha prodotto i frutti sperati.

Ieri, mentre si seguivano le gare che avrebbero potuto spedire il team dell’ippocampo all’ultimo posto, cosa che non è avvenuta in virtù delle sconfitte rimediate da Sudtirol, Cittadella e Frosinone, qualcuno avrà tirato sicuramente un sospiro di sollievo. Allo stesso tempo, per non sottovalutare la situazione, la società ha deciso che nel corso della settimana che condurrà alla sfida con la Carrarese i calciatori la sera, dopo gli allenamenti, invece di fare rientro a casa, trascorreranno del tempo insieme, in albergo. Non un ritiro anticipato nè punitivo ma un modo per fare gruppo, per aumentare lo spirito di coesione che deve contraddistinguere una squadra che, se qualcuno ancora non lo avesse capito, da qui alla fine della stagione dovrà tirare fuori le unghie per difendere la categoria.

C’è modo e modo di perdere. C’è chi regala due dei quattro gol segnati dagli avversari, passando loro il pallone, consegnandosi ai rivali, senza riuscire a dar vita ad una benchè minima reazione. E chi, invece, come il Cittadella, sotto 3-0, morde alle caviglie gli avversari, si rimette in moto e torna in partita fino al 3-2, senza riuscire però a concretizzare la rimonta.

Tra lavoro in campo e lavoro sulle teste dei calciatori, il diesse Petrachi e mister Colantuono dovranno trovare il modo di far reagire la Salernitana. Il team dell’ippocampo nel mese di dicembre è chiamato a disputare ben sei gare, una (quella del 29 dicembre a Catanzaro) sarà addirittura già valida per il girone di ritorno. Non c’è più tempo da perdere.

Senza fare voli pindarici, come quelli che si sono registrati dopo la vittoria di Palermo, bisogna semplicemente riuscire a fare punti, il maggior numero possibile. A gennaio, che è dietro l’angolo, poi, la proprietà non potrà più nascondersi dietro lo spauracchio della sostenibilità, che è stata ampiamente raggiunta grazie a quanto è stato fatto in estate.

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