Due goal di media subiti a partita sono troppi. Bisogna arrestare l’emorragia difensiva. Per riuscirci potrebbe essere utile il ritorno in campo di Federico Fazio in una linea a quattro, protetta da un centrocampo a tre. Senza lo squalificato Gyomber, contro il Napoli Pippo Inzaghi si affida al “Comandante”, che sarà anche capitano, per dare esperienza e solidità al pacchetto arretrato che subirà delle modifiche rispetto alla trasferta col Genoa. Innanzitutto nell’assetto, perché dalla difesa a tre si torna a quella a quattro, e poi negli uomini. Rispetto al match di esordio sulla panchina granata col Cagliari, che ha visto la Salernitana giocare con il 4-3-2-1, Inzaghi pensa ad alcune novità in retroguardia, oltre a quella obbligata di Gyomber. Al fianco di Fazio al centro potrebbe esserci uno tra Lovato e Pirola ma non è sottovalutare la candidatura di Daniliuc, anche sulla fascia destra per avere maggiore copertura nella zona di Kvaratskhelia mentre a sinistra Mazzocchi potrebbe sostituire Bradaric. La Salernitana prova diverse soluzioni di fronte a numeri impietosi. Sabato la seconda peggior difesa del campionato (20 goal incassati, uno in meno del Cagliari) sfida il secondo miglior attacco (22 reti segnate, dietro solo la capolista Inter con 25). Quello che i numeri non dicono è che ovviamente non è un problema solo della difesa che deve essere protetta anche dagli altri reparti. A cominciare dal centrocampo che col Napoli tornerà a tre, dopo la parentesi negativa di Genova con due elementi centrali. Reduce dalla buona prova in Coppa Italia con la Sampdoria, è forte la candidatura di Bohinen. Insieme a lui ci sarà sicuramente Coulibaly, la terza maglia se la contendono Legowski, Maggiore e Martegani. Tra i pali la scelta dovrebbe ricadere su Ochoa, in vantaggio rispetto a Costil.
Salernitana, torna la difesa a quattro con Fazio
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