Gli effetti della rivoluzione di Capodanno

Salernitana, tra flop e top: cambiano strategie e gerarchie

Anche il budget è da rivedere
Francesca De Simone

Salernitana punto e capo. La rivoluzione di Capodanno avrà inevitabilmente una serie di effetti sul mercato e sul campo: cambieranno strategie, gerarchie e ovviamente anche il budget. Le previsioni di investimento (cinque milioni comprensivi di ingaggi) dovranno essere necessariamente riviste dal momento che a libro paga rischiano di finire due direttori, c’è un nuovo allenatore e ci sono sempre i rinforzi da inserire in un organico che ha varie lacune. Anche le strategie di mercato saranno resettate con l’insediamento di Marco Valentini. I giocatori già opzionati da Petrachi ovviamente a questo punto saltano. Al nuovo direttore si chiederà di operare tempestivamente per non venir meno alla promessa fatta ai tifosi di presentarsi in campo con qualche rinforzo utile alla causa già alla ripresa del campionato, subito dopo la sosta. Salta quindi il vantaggio del lavoro fatto sotto traccia fin qui e solo agendo con rapidità si potrà evitare di perdere tempo prezioso. Capitolo squadra: cambiano le gerarchie e ciò significa che pure le operazioni in uscita sul mercato potrebbero subire variazioni. Tra top e flop della rosa, dopo venti partite, c’è da valutare chi può essere utile, funzionale e necessario per affrontare al meglio la battaglia per la salvezza. A partire dalla difesa si riflette sulla posizione di Sepe, che da punto fermo, dopo il ritiro estivo, potrebbe essere inserito nella lista dei giocatori in partenza. Stagione deludente fin qui per Tijs Velthuis, ragion per cui la Salernitana intende interrompere il prestito dell’olandese e rispedirlo al mittente, lo Sparta Rotterdam. Tra i giocatori che potrebbero non rientrare più nei piani ci sono anche Gentile e Sfait. Si riflette su Tello, intoccabile nella gestione Martusciello, poi finito ai box per infortunio e adesso tra gli osservati speciali di Breda. Infine, da rivedere le posizioni di Braaf e Kallon, scivolati indietro nelle gerarchie nella gestione Colantuono ed indicati tra possibili partenti, anche alla luce delle modifiche al sistema di gioco. L’ex dell’Udinese, in particolare, si è rivisto in campo di recente, anche a seguito dello stop di Verde, ed anche nel suo caso ci sarà da superare l’esame Breda. Sono diversi gli elementi della rosa a finire adesso sotto la lente di ingrandimento e pure in questo caso le valutazioni dovranno essere piuttosto rapide, perché la clessidra non aspetta.

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