La Salernitana si prepara per affrontare la seconda delle tre partite ravvicinate previste dal calendario. Dopo il pareggio ottenuto sabato a Reggio Emilia, i granata mercoledì pomeriggio saranno di scena in casa dell’Udinese nella gara “secca” valida per i sedicesimi di finale della Coppa Italia. Domenica pomeriggio, infine, a chiudere il tour de force ci sarà il match casalingo con il Catanzaro.
Mister Martusciello proverà a ruotare tutti gli elementi a sua disposizione per dosare le sforzo e per evitare di sovraccaricare la truppa. A Udine, ad esempio, ci sarà sicuramente una chance per Kallon che non sarà utilizzabile in campionato fino al 6 ottobre (in occasione delle trasferta a Palermo) a causa delle 4 giornate di squalifica rimediate per il rosso diretto contro la Sampdoria. Con l’ex Genoa, potrebbero giocare Torregrossa, ancora mai utilizzato dal primo minuto da Martusciello e bisognoso di giocare per raggiungere una condizione fisica ottimale, e probabilmente Braaf, che dovrebbe dar vita ad una staffetta con Dalmonte.
Anche negli altri reparti ci saranno novità. In difesa, ad esempio, Ghiglione e Jaroszynski potrebbero rilevare Stojanovic e Njoh, che hanno tirato la carretta nelle ultime uscite dei granata. Mentre Bronn e Ferrari potrebbero essere confermati, per perfezionare l’intesa tra i due centrali ma Velthuis non demorde e proverà a farsi preferire al tunisino.
In mediana, l’unico a non aver mai rifiatato è Amatucci, già impiegato per 606 minuti (di più, 630, ne hanno totalizzati solo Sepe e Bronn). Vedremo se Martusciello punterà ancora su di lui, anche in Coppa, o se sperimenterà soluzioni alternative, utili anche in chiave campionato. In posizione centrale, con caratteristiche diverse, possono disimpegnarsi anche Maggiore, Tello e, volendo, pure Hrustic. Altra staffetta possibile, per consentire ai calciatori reduci da infortuni di arrivare ad uno stato di forma accettabile senza incorrere in pericolose ricadute, è quella che potrebbe coinvolgere Reine-Adelaide e Soriano.
Fino al 6 ottobre, trasferta di Palermo inclusa, ci sarà da stringere i denti, con l’infortunio di Tongya (oltre a quello di Sfait e alle noie muscolari che stanno limitando la crescita di Gentile) a complicare i piani (e le possibili rotazioni) dell’allenatore. L’obiettivo della Salernitana è quello di arrivare nelle migliori condizioni possibili alla seconda sosta stagionale, per poter poi approfondire ulteriori concetti e ripartire con maggiore convinzione dopo la pausa.