Ad attendere i giocatori solo i familiari ed un o sparuto gruppetto di tifosi

Salernitana, un rientro composto

E Cristina Mezzaroma - sorella di marco e moglie di Lotito - augura che la nuova proprietà sappia amare e gestire la società come la sua famiglia
Francesca Salemme

Erano passate da poco le 15 quando, scortato dalle forze dell'ordine, il pullman della Salernitana neopromossa in serie A è arrivato allo stadio Arechi di Salerno. Ad attendere i giocatori granata c'erano i giornalisti e gruppetti di tifosi che hanno applaudito al passaggio del bus.

Un'accoglienza composta e rispettosa anche in segno di lutto per la tragedia avvenuta ieri sera, quando un giovane tifoso è morto in seguito ad un incidente stradale per cause ancora in corso di accertamento.

All'interno dello stadio, ad attenderli, i familiari dei giocatori e la moglie ed il figlio di Claudio Lotito: "La proprietà resterà a mio figlio per trenta giorni, momenti difficili ma anche molto belli ma restano i ricordi belli. Sono orgogliosa di mio fratello, di mio marito e di mio figlio" ha dichiarato Cristina Mezzaroma, aggiungendo: "Avevano promesso una cosa, l'hanno portata a termine raggiungendo un traguardo storico per la città di Salerno che ha un posto nel mio cuore dal punto di vista umano. Gente solare, accogliente, e capace di far provare grandissime emozioni. Mi auguro che la nuova proprietà sappia amare e gestire questa società come ha fatto la mia famiglia".

Parole che fanno eco a quelle di Enrico Lotito, il quale ha ringraziato la squadra, dedicando la promozione anche al giovane tifoso deceduto nella serata di ieri. Il figlio del co-patron ha inoltre sottolineato l'importanza di Angelo Fabiani per il raggiungimento del traguardo.

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