L'atleta originaria di Conversano è reduce da un'esperienza negli Stati Uniti

Salerno Basket ’92, Elena Golemi è un colpo in prospettiva

La cestista pugliese disputerà sia il campionato di Serie B che quello Under 18 con le granatine
Michele Masturzo

Gli inizi con la Pink Bari, l'avventura in college nell'Arizona per coniugare studio e percorso cestistico e adesso la sfida Salerno. Elena Golemi, play-guardia classe 2002, è una nuova giocatrice della Salerno Basket ‘92 ed è già a disposizione di coach Aldo Russo da qualche giorno per i primi allenamenti con le compagne.

Quattro anni con la Pink Bari, poi la possibilità di trascorrere un anno nella High School “Bella Vista” di Scottsdale negli Stati Uniti ed infine la pandemia che l'ha costretta a rientrare in Italia. Ma chiusa una porta, può aprirsi un portone. Per la Golemi adesso c'è la chance di Salerno con obiettivi ambiziosi per cominciare a masticare più intensamente la pallacanestro delle grandi.

«Spero di migliorare tanto e di crescere a livello individuale e di squadra. Poi sarebbe un sogno arrivare prime in campionato e iniziare a vincere. Il gruppo che ho trovato è molto unito, mi è piaciuto subito e sono certa che mi troverò benissimo a Salerno», ha detto la giovane giocatrice originaria di Conversano.

La giovane pugliese, in ogni caso, potrà giocare anche nella formazione under: «Ho vissuto una bellissima esperienza negli USA, avevo due offerte per il college, una in Arizona e l'altra in Florida, ma il Covid ha bloccato tutto e sono tornata in Italia. Il liceo lì mi ha preparato a tutti i livelli: la pallacanestro andava di pari passo con la scuola e spesso gli allenamenti si svolgevano proprio come materia scolastica. – racconta la neo granatina – Abbiamo vinto un campionato con squadre dei college in Arizona. La squadra era internazionale: nel roster c'erano anche una tedesca, quattro turche, una russa, due statunitensi. Vivevamo tutte insieme e quest'esperienza mi ha dato grande indipendenza.

La nuova pedina della Salerno Basket '92 è pronta ad inserirsi in un gruppo giovane e, come lei, ambizioso. L'annata americana ha fatto crescere tantissimo anche cestisticamente la diciottenne. «Mi porto dietro la mentalità diversa, il modo di pensare in campo decisamente più veloce. Il gioco era meno statico, per andare in dieci secondi subito a canestro», dice ancora Golemi.

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