Senza fare calcoli, il team di Nicola deve battere l'Udinese per mantenere la categoria

Salvezza, la palla passa in mano alla Salernitana

I risultati maturati a Cagliari e Napoli regalano nuovo peso specifico al punto conquistato dai granata ad Empoli
Michele Masturzo

Le sconfitte rimediate dal Cagliari (con l'Inter) e dal Genoa (a Napoli) danno tutt'altro peso al punto conquistato dalla Salernitana ad Empoli, visto che il team del presidente Iervolino nel penultimo turno di campionato è stato l'unico a muovere la classifica, assieme al Venezia che, però, è aritmeticamente retrocesso in Serie B. Da ieri anche i liguri, dopo lo stop rimediato al San Paolo Maradona, sono matematicamente di nuovo in cadetteria.

Mancano 90 minuti al termine della stagione e la Salernitana torna padrona del suo destino. La squadra di Nicola, attesa dall'impegno casalingo con l'Udinese, che farà registrare un nuovo record d'incassi e che sarà preceduto dalla coreografia per la quale gli ultras sono al lavoro da giorni ormai, nonostante il mancato successo al Castellani a causa del rigore fallito da Perotti, alla luce di risultati conseguiti dalle altre pericolanti ha visto rafforzarsi la propria posizione. I granata hanno 2 punti di vantaggio rispetto al Cagliari.

Djuric e soci sono salvi se battono l'Udinese, indipendentemente da quello che succede sugli altri campi. In caso di pareggio coi friulani, i granata manterrebbero la categoria se gli isolani non vincessero a Venezia. Qualora il team dell'ippocampo andasse incontro ad un'inopinata sconfitta con i bianconeri, bisognerebbe sperare in un pareggio o una sconfitta dei sardi al Penzo. Senza mettersi a gufare, sport praticatissimo nelle ultime settimane dai tifosi granata, la Salernitana dovrà sfruttare il match point a sua disposizione per chiudere i giochi e trasformare in realtà quello che alla fine del girone d'andata sembrava un sogno irrealizzabile.

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