“Quo usque tandem abutere patientia nostra ? A Danilo Iervolino, uomo di cultura, possiamo dirlo anche in latino. Egli sa molto bene che la pazienza ha un limite di cui però non è lecito abusare” . Comincia così la lettera indirizzata al sindaco Napoli da un suo predecessore, il professor Aniello Salzano che risponde alla provocazione, del presidente granata – perché di questo si tratta – chiedendo al primo fra i cittadini di Salerno di farsi portavoce delle istanze di tutti, di chiedere conto e ragione al proprietario della squadra granata di quanto sta succedendo, dei suoi progetti relativi alla squadra, i motivi del suo improvviso disamoramento verso la Salernitana, del suo distacco da una città che lo aveva idolatrato e messo su un piedistallo.
Perché, ricorda Salzano, “Iervolino arrivato a Salerno, dove è stato accolto come un nuovo messia, un novello mecenate, da subito ha promesso mari e monti. Iludendo, alla luce dei fatti, i tifosi e gli sportivi, cui ha fatto sognare i vertici della classifica della serie A, la partecipazione alle coppe, la costruzione di strutture sportive, un vivaio da far invidia all’Atalanta, l’acquisto di grandi campioni, etc…. Nulla, invece, di tutto questo ! Solo promesse scritte sulle ali del vento !
Dopo un campionato di A abbastanza tranquillo, l’inizio dell’agonia mortificante, quella che ci ha ricondotto nel purgatorio della B, ma con prospettive alquanto preoccupanti, se non addirittura catastrofiche.
Allora è giunto il momento di far chiarezza ! Iervolino ha il dovere di raccontare alla città, soprattutto a quei tifosi che si sono prosternati davanti a lui, quale futuro ha deciso di riservare alla nostra Salernitana, se egli si è determinato a liberarsene in modo definitivo, i motivi che lo spingono a tanto. Il suo è un atto doveroso che deve avvertire nei confronti di una città nell’ultimo anno umiliata e mortificata, la cui immagine è stata sfregiata dai risultati mortificanti. Che hanno provocato nei tifosi, ma anche negli sportivi, uno scoramento profondo, precipitandoli in uno stato di sconforto e avvilimento”.
Da qui la richiesta al Sindaco Napoli, di agire, di chiedere spigazioni, prima che sia troppo tardi, prima che la completa operazione di disintegrazione della squadra si compia, prima che lo sbaraccamento totale di ciò che negli anni si era costruito sia totale: “Il Sindaco ha il dovere di farlo, il presidente Iervolino ha dovere di dare risposte esaurienti e logiche. Le richiede il rispetto che deve alla città”.