Il terzultimo posto nel girone Ovest è nel mirino dello Scafati Basket. Mancano tre giornate alla fine della stagione regolare e, per riuscire a conquistare quel quattordicesimo posto che significherebbe partecipare ai play-out con il vantaggio del fattore campo, la società dell’Agro dovrà tentare di fare bottino pieno e sperare nei risultati positivi provenienti dagli altri campi, dove saranno impegnati Basket Agropoli (attualmente ultima, con due punti in meno) e Viola Reggio Calabria (ora terzultima, con due punti in più). Non sarà un’impresa semplice per la truppa gialloblù, che domani sera, alle ore 18, ospiterà al PalaMangano l’Unicusano Roma, fresca di qualificazione aritmetica ai play-off con tre giornate d’anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. Scafati si avvicina a questo delicato incontro con ancora tanti dubbi legati alle presenze in campo del lungo Metreveli, dell’esterno Dobbins, che stanno continuando ad eseguire lavoro differenziato, e di Naimy, che ormai manca in campo da quasi un mese. Tra l’altro, quello che calcherà il parquet di Viale Della Gloria sarà uno dei migliori collettivi della categoria, guidato in panchina dall’esperto Fabio Corbani ed in campo dai due stranieri Brown (centro) e Raffa (playmaker), migliori realizzatori del team grazie ai rispettivi 19,5 e 18,6 punti di media, con il lungo che primeggia sotto le plance (8,3 rimbalzi di media) ed il regista che invece figura tra i migliori passatori del raggruppamento (3,7 assist di media). La guardia Chessa (14,1 punti di media) e l’ala piccola Sandri (10,7 punti di media), insieme alla giovane ala grande Vedovato completano il quintetto base dei capitolini, che possono godere di rincalzi di prim’ordine, come i lungi Landi e Benetti, il play di scorta Baldasso e l’esperta trentaseienne ala piccola Maresca. Non sarà semplice piegare la resistenza dei capitolini, ma il calore e l’affetto del popolo del PalaMangano potrebbe fare la differenza in campo.
«L’atteggiamento che abbiamo avuto a Biella non è quello di una squadra che si deve salvare – ha detto il centro Marco Ammannato –. Sapevamo che era difficile affrontare una squadra ancora imbattuta in casa, ma nei primi minuti abbiamo avuto un atteggiamento indecifrabile, che è continuato nel corso della gara, cosa che non possiamo permetterci nelle condizioni in cui ci troviamo. Dobbiamo migliorare e dimostrarlo contro una squadra come la Virtus Roma, squadra in salute, reduce dal traguardo dei play-off, che corre molto e contro la quale, a prescindere dalla tattica, dovremo partire dalla difesa e dall’atteggiamento. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi e rischiare che Agropoli ci raggiunga. Andremo in campo con la “cazzimma”, come vuole il presidente, desiderosi di fare risultato». Arbitreranno l’incontro i sig.ri Galasso Martino di Siena, Foti Daniele Alfio di Vittuone (Mi) e Wassermann Stefano di Trieste.
Trasferta in casa del Ferentino per il Basket Agropoli. Dopo il ko casalingo col Legnano, i cilentani saranno di scena domani in casa di una squadra tra le meglio attrezzate del girone Ovest. E’ stata una settimana complicata per i cilentani: l’infortunio occorso a Santolamazza nel corso dell’ultima partita disputata dai delfini rappresenta un problema di non poco conto per coach Finelli, che spera di recuperarlo in tempo utile per domani. Agropoli, comunque, si presenterà col giusto atteggiamento e con spirito combattivo a Ferentino, una delle squadre più “fisiche” del raggruppamento. Sarà una partita complicata per i cilentani, che hanno comunque l’obbligo di provare negli ultimi turni di lasciare il fondo della classifica.
« Abbiamo vissuto una settimana particolare per gli acciacchi di alcuni compagni di squadra – ha dichiarato il lungo Kevin Langford –. Nonostante ciò, andremo a Ferentino con la convinzione e con la cattiveria agonistica di voler far nostra la partita in un momento così decisivo della stagione. Di fronte, avremo una delle squadre più fisiche del campionato e allo stesso tempo con giocatori di talento. Tutto ciò non dovrà intimorirci, noi dovremo fare la nostra partita, giocando per quaranta minuti con solidità difensiva ed efficacia in attacco».