23 punti in dieci partite. La Salernitana va e si conferma squadra tosta ed equilibrata capace di prosciugare le fonti del gioco del Cittadella una compagine che in trasferta fa molto meglio rispetto a quando gioca in casa. La Salernitana c'è sul piano del carattere e dell'intensità. C'è anche nelle piccole cose che diventano grandi come il colpo di testa di Bogdan unica occasione sfruttata nel miglior modo possibile. Il piglio della grande squadra ma guai a dare tutto per scontato e per facile. Castori sta facendo un lavoro egregio ma alla squadra servono rinforzi perché il campionato di B è lungo e complesso e sarebbe un delitto non sfruttare questa super partenza con innesti adeguati a sinistra, a centrocampo e come alternativa a Djuric e Tutino. Bello sognare ma ancor più bello è alimentare lo slancio di un gruppo che è diventato squadra, si è cementato attorno al suo allenatore, impegnandosi anche al di là dei propri limiti. La Salernitana di Castori è questo e molto altro ancora. Ma questo primo posto non deve far abbassare la guardia a nessuno. Mentre ci si accapiglia tra sostenitori della società e contestatori si perde di vista il bene comune che è e resta la Salernitana. Se questa squadra, da sola, senza la spinta del suo pubblico e sola contro le compagini avversarie riuscirà a raggiungere l'obiettivo accontenterà tutti, proprio tutti, nessuno escluso. La promozione in A dei granata consentirebbe agli ottimisti e sostenitori della squadra e con la memoria corta di gioire, a giusta ragione, di una promozione in A. Una felicità identica a quella provata dai contestatorid ella proprietà romana perchè non solo la Salernitana raggiungerebbe la Serie A ma verrebbe meno anche il nodo multiproprietà. La promozione in A metterebbe Lotito e Mezzaroma nella condizione di non poter più proseguire la loro avventura a Salerno con l'inevitabile cessione del club a chi dovrà governarlo nella massima serie. Ecco perché tutti insieme, ma proprio tutti fanno il tifo per la Salernitana di Castori. Ecco perché non bisogna lasciare nulla di intentato ecco perché con due, tre ritocchi importanti questa squadra può volare ed affrontare il seguito con maggiore forza per un traguardo ancora lontano ma non impossibile da raggiungere se si mantengono queste premesse
Se Castori porta in A la Salernitana Lotito e Mezzaroma lasciano il club
Se la capolista se ne va se ne va anche il problema della multiproprietà
Città ancora divisa nonostante l'exploit di Di Tacchio e soci. Eppure l'obiettivo è identico
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