Fuochi d’artificio allo stadio Olimpico, dove la Roma viene superata dal Sassuolo. 3-4 il punteggio finale in favore dei neroverdi che centrano la terza vittoria consecutiva. Bove non riesce ad addomesticare un pallone scomodo servitogli all’indietro da El Shaarawy, gli ospiti ringhiano e ripartono velocemente, Henrique serve Frattesi, il suo tiro viene ribattuto ma finisce tra i piedi di Pinamonti, conclusione di prima intenzione, Rui Patricio non blocca e Laurentiè è il più lesto a ribadire in rete. L’attaccante neroverde è scatenato: Berardi di tacco mette in movimento Toljan, il rimpallo favorisce lo stesso Berardi e il copione si ripete: tiro ribattuto dall’estremo difensore, Berardi torna in possesso e smarca al tiro Laurentiè che firma la sua doppietta personale. La Roma riapre la partita al 25esimo: Spinazzola va via sulla sinistra, sul secondo palo tiro al volo di Zalewski e primo gol in giallorosso per l’esterno. Ingenuità clamorosa di Kumbulla, sugli sviluppi di un’azione d’attacco ormai esaurita, il centrale albanese rifila un calcione a Berardi, l’arbitro assegna il rigore ed estrae il cartellino rosso all’indirizzo del difensore. Dal dischetto si presenta lo stesso capitano dei neroverdi che spiazza Rui Patricio e consente ai viaggianti di andare al riposo avanti 1-3 e con l’uomo in più.
La ripresa si apre con la magia di Paulo Dybala: tiro a giro con l’interno sinistro di prima intenzione e la Roma accorcia nuovamente le distanze. Il Sassuolo prima colpisce la traversa con Berardi e poi, grazie all’ennesima azione travolgente di Laurienté, si porta sul 2-4 grazie al tocco sotto di Pinamonti. Nel finale, magra consolazione, arriva anche il primo gol stagionale di Wijnaldum. Non basta. Il Sassuolo espugna l’Olimpico e si avvicina alla salvezza, la Roma spreca la chance di agguantare l’Inter al secondo posto.
Il Torino passa al Via del Mare. In avvio di gara sul calcio di punizione di Miranchuk, Singo si fionda sulla sfera e segna il suo secondo gol consecutivo dopo quello rifilato alla Cremonese. Già prima dell’intervallo il team di Juric chiude i conti: Ilic lancia Radonjic, il fantasista brucia Baschirotto in velocità, va sul fondo e regala a Sanabria il pallone dello 0-2. Il Lecce prova in tutti i modi a riaprirla, ma punge poco dalle parti di Milinkovic-Savic. Grazie alla seconda vittoria di fila, il Torino sale da solo all’ottavo posto in classifica con 38 punti. Il Lecce, reduce da tre ko ravvicinati, resta a quota 27.
Serie A, preziosi successi esterni per Sassuolo e Torino
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