Su proposta del presidente federale Carlo Tavecchio, “valutata la situazione politica concomitante con la fine della corrente stagione sportiva”, il Consiglio della Federcalcio ha stabilito ieri il termine del 31 luglio per eleggere il nuovo presidente della Lega di Serie B. Una soluzione che agevola e non poco Claudio Lotito che punta alla presidenza: adesso ha circa 10 società pronte a votarlo (ma servono 12 preferenze) e a fine luglio potrebbe avere l’appoggio anche di club retrocessi dalla A (Palermo e Pescara dovrebbero stare con lui) e promossi dalla C. A meno che salti fuori un nuovo candidato alla presidenza. Se la B non troverà il suo n.1 entro il 31 luglio, arriverà il commissario. Lotito, deciso a giocarsi le sue carte con le società che arriveranno in B come neopromosse dalla Lega Pro (fin qui sono Cremonese, Venezia e Foggia, la quarta sarà decretata dai play-off) o retrocesse dalla serie A (per ora Palermo e Pescara). Insomma, dopo tre fumate nere, il prossimo election day dovrà designare senza “se” né “ma” un manager per guidare la categoria, che solo dopo il 30 giugno (di qui la necessità d’arrivare a luglio) potrà formalmente accogliere i “nuovi” club e salutare chi in B ha vinto (Spal, Verona e la futura promossa attraverso i play-off) o non è riuscito a salvarsi (il fallito Latina, Pisa, Vicenza e Trapani). Va da sé che l’obiettivo di Lotito sia consolidare i consensi sin qui ottenuti e conquistare una per una le new-entry. Lavorando di rapporti.
Serie B, Lotito ha altri due mesi per farsi eleggere
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