Serie B nel caos, attesa per i ripescaggi

Redazione

Il ricorso dell’Avellino al Tar rischia di modificare il format

Le mezze stagioni forse non esistono più ma le stagioni a metà sì. A metà tra i ripescaggi, che andranno a modificare o confermare il format del campionato di serie B, e una sentenza del Tar che potrebbe spostare gli equilibri. Quando entra in gioco la giustizia ordinaria quella sportiva rischia di essere smentita. Lo spera l’Avellino che ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro l’esclusione dalla serie B. Le probabilità di spuntarla per il club irpino sembrano basse ma nell’attesa della decisione del Tar il calcio italiano resta col fiato sospeso. Anche perché non sa bene cosa fare. Dopo le esclusioni, confermate anche dal Coni, di Avellino e Bari, e quella del Cesena nota da tempo, si dovrebbe procedere ai ripescaggi. In teoria a tre ripescaggi per completare l’organico delle squadre partecipanti che, al momento, vede 19 società regolarmente iscritte. Ma non è da sottovalutare la richiesta della Lega B di bloccare i ripescaggi per arrivare ad un format di 20 squadre. In questa ipotesi la Figc potrebbe anche attendere il Tar e, nel caso di accoglimento del ricorso dell’Avellino, non effettuare nessun ripescaggio. Si avrebbe così una serie B a 20 squadre con l’Avellino. Soluzione che ovviamente non piace alle squadre che sperano di essere ripescate. Tra queste soprattutto Catania e Novara che sono in vantaggio rispetto alle altre dopo i ricorsi di Siena, Pro Vercelli e Ternana rigettati dalla Corte Federale. C’è un’ulteriore ipotesi, per la verità remota, che porterebbe la serie B a 23 squadre. È quella che potrebbe verificarsi con tre ripescaggi stabiliti dalla Figc e la riammissione dell’Avellino da parte del Tar. Regna il caos nel calcio italiano. Forse si stava meglio quando si stava peggio.

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