Tocca ancora ai trustee. Da stamattina Isgrò, Bertoli e i loro collaboratori stanno eseguendo le verifiche in banca della corretta ricezione dell'accredito dei 500mila euro di caparra versati da Danilo Iervolino in accompagnamento alla proposta vincolante d'acquisto della Salernitana tramite la Idi srl. La Figc segue la vicenda tramite la Commissione federale Acquisizioni e Cessioni di Partecipazioni Societarie, da cui partirà la validazione. Dopo di che si entrerà nella parte del "closing" dell'operazione, da portare a termine entro i 45 giorni di proroga (che scadono a metà febbraio): il nuovo proprietario del club granata, in realtà, proverà a bruciare le tappe, per poter incidere anche sul mercato di riparazione (che ha aperto ufficialmente i battenti) e, all'atto definitivo davanti al notaio, depositerà 9 milioni e mezzo di euro in assegni circolari. Iervolino dovrà accollarsi anche onorario del notaio stesso, istruttoria legale, imposte ed eventuali mediazioni, che sono a carico dell'acquirente (per un totale complessivo di 13,5 milioni di euro). Se riuscisse a completare il tutto in una settimana (massimo dieci giorni), il fondatore di UniPegaso potrebbe fare il suo debutto all'Arechi… contro la Lazio di Lotito. Isgrò e Bertoli, che continueranno a rappresentare la Salernitana negli appuntamenti in Figc e Lega, assieme a Marchetti hanno anche un altro compito importante: approvare il bilancio, che era stato rinviato, operazione propedeutica alla firma del contratto definitivo di passaggio di quote. Ora c'è l'acquirente e, di conseguenza, il lavoro già abbozzato andrà aggiornato e ratificato, per presentarsi con le carte in regola all'atto notarile che sancirà la fine dell'era Lotito-Mezzaroma e l'avvio dell'avventura di Iervolino.
