Roberto Soriano ha dovuto attendere la bellezza di 652 giorni per poter tornare a sollevare le braccia al cielo dopo aver segnato un gol.
E’ successo domenica pomeriggio all’Arechi, quando il calciatore nato a Darmstadt (in Germania) ha realizzato di testa la rete del momentaneo 2-0 per la Salernitana contro la Carrarese.
Nonostante la sua grande esperienza, maturata nel corso di una carriera spesa principalmente sui campi di Serie A, che lo ha portato finanche ad indossare la maglia della nazionale italiana, Soriano è parso visibilmente emozionato. Quando Ghiglione ha crossato di prima intenzione e il suo marcatore è scivolato a centro area, all’ex Bologna non è parso quasi vero di poter staccare in perfetta solitudine. Poi è stato bravo ad angolare il colpo di testa così da impedire a Bleve di intervenire.
Nella sua corsa verso la panchina, nel suo chiedere ai compagni di festeggiare con lui, ci sono 652 giorni di digiuno e la paura di non poter tornare quello di prima. Soriano aveva segnato il suo ultimo gol il 18 febbraio 2023 in un Sampdoria-Bologna terminato 1-2 per i felsinei. Poco dopo, ad aprile dello stesso anno, sarebbe iniziato per lui un vero e proprio calvario.
A causa di un infortunio al legamento colletarale mediale del ginocchio, tra intervento e ricadute, Soriano è stato costretto a stare lontano dai campi da gioco per il finale della stagione 2022/23 e per tutta quella 2023/24. In estate, quando sembrava vicinissimo a tornare ad indossare la maglia della Sampdoria, il diesse Petrachi lo ha convinto a ripartire da Salerno. E
, nonostante lo scetticismo con cui l’operazione è stata accolta inizialmente, Soriano sembra determinatissimo a dimostrare di poter dire ancora la sua. Soprattutto ora che Colantuono pare gli abbia cucito addosso una posizione in campo decisamente congeniale alle sue caratteristiche, più da incursore che da interdittore.