Sousa e quella “gioia” da non perdere

Anche le ultime dichiarazioni di Paulo Sousa hanno lasciato il segno. Al termine di Lecce-Salernitana, l’allenatore portoghese ha sollevato ancora perplessità sul mercato, rimpiangendo Piatek e Vilhena. Con tutto il rispetto per i due ex calciatori granata, tra l’altro spesso criticati nella passata stagione, non sembra questo il modo migliore per affrontare il presente e per guardare avanti. Tra l’altro queste dichiarazioni sono arrivate al termine di una sconfitta che la Salernitana poteva ampiamente evitare. Non è la prima volta che Paulo Sousa si lascia andare ad esternazioni che suscitano perplessità e creano malumori, all’interno e all’esterno della Salernitana. È dalla prima conferenza stampa nel ritiro di Rivisondoli, successiva al mancato accordo con Napoli e altre società, che il tecnico granata mette in evidenza la sua non soddisfazione. Sommessamente dopo la gara di Coppa Italia con la Ternana dicemmo che questa non ci sembrava la strada giusta per costruire il nuovo percorso. Anche perché, in questo modo, si perde inevitabilmente quella “gioia” a cui fa spesso riferimento Paulo Sousa nello spiegare la sua idea di calcio, fatta anche di aspetti emozionali. In questo lui è un maestro, riesce a ricavare il meglio dai giocatori a disposizione. Lo ha dimostrato nella passata stagione quando è riuscito a risollevare una squadra spenta, che rischiava di accartocciarsi su sé stessa, incapace di sfruttare le sue qualità. Siamo certi che riuscirà a farlo anche quest’anno perché le capacità dell’allenatore sono indubbie. Paulo Sousa saprà far emergere giovani under interessanti come Legowski, Ikwuemesi e Tchaouna, così come saprà valorizzare le qualità, ad esempio, di Martegani e Cabral. Per gli ultimi arrivati serve tempo, come giustamente chiede più volte Paulo Sousa. Tra un po’ di tempo siamo sicuri che vedremo una Salernitana diversa e migliore.