La serie positiva si allunga. Sono sei le gare consecutive senza sconfitte per la Salernitana che, nel corso della nuova gestione targata Paulo Sousa, ha dunque già fatto registrare il “filotto” più lungo in stagione.
Dopo la sconfitta all’esordio con la Lazio (0-2), la Salernitana è stata capace di battere il Monza (3-0) e, quindi, di pareggiare le successive cinque partite (in trasferta con Sampdoria, Milan e Spezia, all’Arechi con Bologna e Inter). Il bilancio attuale del nuovo corso è, dunque, di 1 vittoria, 5 pareggi e 1 sconfitta, con 8 gol fatti e 7 subiti.
Se dal punto di vista offensivo, probabilmente c’è ancora qualcosa da sistemare (soprattutto se Piatek riuscisse finalmente a sbloccarsi), in termini difensivi il team dell’ippocampo si sta comportando molto rispetto alla parte centrale della stagione, nel corso della quale la porta granata era troppo esposta (e il merito in parte è anche dello straordinario rendimento di Memo Ochoa).
Attorno a Paulo Sousa (a salvezza archiviata) si potrebbe costruire davvero un progetto di medio lungo termine (al lusitano potrebbe essere proposto un contratto biennale).
La dote principale manifestata dal tecnico lusitano è quella di “leggere” la partita: una volta studiato il piano gara, Sousa ed il suo staff in più di una circostanza hanno dimostrato di essere in grado di correggerlo e rivederlo per migliorare il rendimento della squadra. E quando lo hanno fatto dimostrando coraggio, la scelta ha sempre pagato, perché il team lo segue, lottando fino alla fine.
Profilo internazionale, in grado di trasmettere il suo credo ai giocatori e di farsi capire anche grazie al fatto che parla diverse lingue, Sousa sembra l’uomo giusto a cui affidare il compito di aprire un nuovo capitolo (più ambizioso) della storia del club del patron Iervolino.
Sousa, i numeri lo spingono verso la conferma
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