Sarà una Salernitana camaleontica quella che mister Castori proverà a plasmare nelle prossime settimane. Alla luce degli ultimi movimenti di mercato ufficializzati dal club, che non hanno colmato alcune lacune numeriche ed in termini di qualità e che hanno portato in dote alcuni doppioni, la squadra granata potrebbe disimpegnarsi di partita in partita (e anche nell'arco dei novanta minuti) con diversi moduli. Quello base, almeno in partenza, dovrebbe essere il 4-4-2.
Chiaramente con elementi in grado di fare la differenza sulla fascia e nell'uno contro uno nella metà campo offensiva come Lombardi, Kupisz, Cicerelli, all'occorrenza anche Anderson, Antonucci e Barone, questo modulo potrebbe essere spesso scelto da Castori. Davanti a Belec, la linea a quattro “titolare” dovrebbe essere composta da Casasola, Aya, Gyomber e Lopez (con Karo, Veseli, Bogdan, Baraye e Mantovani, nonappena sarà pronto, come alternative). In mezzo al campo, invece, potrebbero disimpegnarsi Schiavone, Di Tacchio, Capezzi e Dziczek. In avanti, la coppia che parte in vantaggio è quella composta da Tutino e Djuric, le prime alternative sono Gondo e Giannetti, ma in attacco possono agire anche i jolly Anderson (sottopunta), Antonucci e Barone.
Nel caso di 3-5-2, invece, davanti a Belec giocherebbero Aya, Gyomber e Veseli; Casasola, Lombardi e Kupisz si giocherebbero il posto a destra; Cicerelli, Lopez e Baraye quello a sinistra; Schiavone e Di Tacchio sarebbero in lizza come mediani; Capezzi, Dziczek e Anderson come interni. Spostando leggermente in avanti il raggio d'azione di Anderson, alle spalle delle punte, e schierando due elementi come dighe centrali, invece, la Salernitana potrebbe disimpegnarsi alle volte anche il con il 3-4-1-2.
Utilizzando Antonucci al posto di un centrocampista, avanzandolo sulla linea degli attaccanti, invece, nelle gare più semplici (prettamente casalinghe) la Salernitana potrebbe giocare anche con il 3-4-3.