La Salernitana si aggiudica lo scontro diretto di Verona, fatale (per gli scaligeri) risulta il primo gol in Serie A di Loum Tchaouna. Il mancino transalpino segna di destro e regala 3 punti pesantissimi ai suoi e consente al team dell’ippocampo ed ai suoi tifosi di trascorrere una fine d’anno un po’ più serena. Col successo conseguito al Bentegodi il team dell’ippocampo resta agganciato al treno salvezza, a -1 dall’Empoli e a -2 da Cagliari e Verona, con la possibilità concreta di tirare nella bagarre per non retrocedere anche delle insospettabili. A Verona la squadra di Inzaghi, che coferma il modulo adottato contro il Milan, vince la partita innanzitutto dal punto di vista mentale, aggredendo l’avversario, aggiudicandosi i duelli in mezzo al campo, annullando Djuric e rendendosi pericolosa ogni volta che affonda. Dopo il rammarico (!) per il pareggio ottenuto all’Arechi contro il Milan, la Salernitana si rifà con gli interessi, regalando una serata da incorniciare ai 500 presenti in terra veneta e a tutti quelli che hanno seguito il match a distanza, incluso il presidente Iervolino, che a fine gara ha celebrato il blitz compiuto dai suoi a New York. L’anno finisce con una Salernitana in crescita, che sale a quota 12 punti, trova la seconda vittoria stagionale (la prima in uno scontro diretto), ritrova il successo esterno (che mancava dallo scorso mese di gennaio, quando i granata espugnarono Lecce) e festeggia pure la ritrovata solidità difensiva, anche se il team dell’ippocampo ha dovuto aspettare la 18esima giornata per centrare il primo clean sheet. Con l’unità d’intenti dimostrata dai calciatori in campo, da Inzaghi e dal suo staff, dai tifosi, da un Sabatini già operativo (al quale si potrebbe a breve affiancare Kolarov, come diesse), dallo stesso presidente Iervolino (seppure a distanza), nessun traguardo deve essere considerato precluso. La Salernitana c’è. Ed è un problema. Per le altre. L’anno è finito in crescendo e questi segnali andranno confermati sin dai primissimi giorni del 2024 per dare sostanza al già famigerato (sempre per gli altri) 5% di cui ha parlato il diggì granata in conferenza stampa.
Tchaouna, “botto” granata di fine anno al Bentegodi
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