Giù come la testa di una clessidra che inesorabilmente segna il trascorrere del tempo. Giù come il morale dei tifosi dopo mesi di attesa ed apprensione. La sabbia della clessidra sta per finire così come la pazienza di chi ama i colori granata. Mancano appena tre giorni alla scadenza del 31 dicembre. In tre giorni la Salernitana deve cambiare proprietà. O almeno, visti i tempi strettissimi, deve esserci un preliminare per avere poi altri 45 giorni per perfezionare la cessione della società.
Di ipotesi di vendita ne sono state fatte tante ma ormai è inutile rincorrere notizie o non notizie. In questo imbuto micidiale, con il rischio esclusione, la Salernitana ce l'hanno portata Lotito e Mezzaroma.
Il problema multiproprietà, che c'è e c'è sempre stato, è noto da anni, in primis allo stesso Lotito che nel 2013 ha approvato una deroga che prevedeva l'obbligo di alienazione del controllo della Salernitana entro trenta giorni in caso di raggiungimento della stessa categoria della Lazio. Circostanza ricordata mesi fa, nel corso di una puntata di Goal su Goal a LiraTv, dall'allora direttore generale della Figc, Antonello Valentini.