Non ce la fa Milan Djuric, il problema al ginocchio gli impedisce di allenarsi. L’attaccante bosniaco salterà la sfida di lunedì con la Salernitana. Per lui non sarebbe stata una gara come le altre contro la squadra in cui ha giocato per quattro stagioni, indossando anche la fascia di capitano. Parte dalla panchina l’altro ex Simone Verdi. Il Verona giocherà con il 3-4-2-1. Davanti a Montipò, difesa a tre composta da Magnani, Hien e Ceccherini. A centrocampo Depaoli a destra, Doig a sinistra, in mezzo Tameze e Duda, quest’ultimo con licenza di sostenere il reparto offensivo composto da Ngonge, Lazovic e Lasagna ma scalpita pure Gaich. Uno degli acquisti di gennaio del Verona, Cyril Ngonge, si è messo subito in evidenza firmando, alla seconda presenza in serie A, il suo primo gol in campionato che ha portato un punto nell’ultima gara con la Lazio.
“Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol. Penso di essermi presentato nel migliore dei modi segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio”. Così Ngonge che, a 22 anni, arriva in Italia dopo le esperienze in Olanda e Belgio. “In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l’avversario nell’uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare. La Serie A è molto diversa dai campionati in cui ho giocato in Belgio o in Olanda. Qui c’è molta più fisicità e in ogni partita si scende in campo contro giocatori forti” conclude Ngonge.
Verona senza Djuric, in avanti Lasagna e Ngonge
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