«Abbiamo fatto due partite e cominciavamo a stare bene come ritmo e frequenze, questa sosta forzata non ci aiuta ma è stata una necessità. Siamo stati rallentati a livello mentale – ha affermato mister Mimmo Di Carlo alla vigilia della partita con i granata -. La Salernitana ha giocato ed ha vinto 4-1, però anche loro sono solo alla seconda partita consecutiva non alla quinta. I ritmi della Salernitana incominciano ad a essere più alti, ho visto la partita contro il Pisa. Li rispettiamo molto ma noi punteremo a vincere. Che atteggiamento mi aspetto? Sarà una partita tosta completamente diversa da quella con il Pordenone. La Salernitana gioca in verticale sempre, scavalcando centrocampo e pressando. Bisognerà abituarsi mentalmente a una partita di tipo diverso».
«Quando avremo palla dovremo essere dinamici e determinati nel cercare con convinzione la porta – ha proseguito il tecnico del Vicenza -. Dovremo giocare con quella qualità che abbiamo fatto vedere nella partita con il Pordenone. Domani saranno determinanti le marcature preventive e le seconde palle, in quanto loro sono molto bravi in questa soluzione lunga con Djuric e Tutino. La mia rosa è adeguata alla categoria, quello che conta è lo spirito di squadra, soprattutto per noi. Conta molto la determinazione, la coesione e la mentalità di giocare ogni partita per vincere. Chiunque dei miei ragazzi sa che se si gioca di squadra, si può mettere in risalto le qualità dei singoli. Il Vicenza è una squadra che per spirito di squadra e appartenenza deve essere superiore agli altri. Contro la Salernitana sarà tosta perciò dovremo essere sul pezzo e determinati per 95 minuti».
Di Carlo si sofferma poi sul reparto avanzato, orfano dell'infortunato Meggiorini: «Mi aspetto un passo in avanti sotto l'aspetto realizzativo, puntiamo alla vittoria e ai 3 punti. Per quanto riguarda l'ex di turno Jallow, ci sono due strade far crescere i giocatori, o giocando o alleandosi con la squadra. Manderò in campo i giocatori più pronti, Jallow è migliorato da quando è arrivato ma mi tengo questa decisione fino all'ultimo. Davanti ho i dubbi maggiori. Longo è l'unico che sicuramente non inizierà dall'inizio, invece Marotta, Guerra, Jallow o Gori possono giocare tutti».